Emangiomi infantili, ovvero le "voglie" dei bambini

Con la locuzione di emangioma infantile si fa riferimento ad una patologia tumorale che colpisce i bambini in età infantile. Conosciuta più comunemente con l’espressione di "voglia", l’emangioma appare visivamente come una lieve tumefazione della pelle di colore rossastra o livida causata da una proliferazione anomala delle cellule che costituiscono l’endotelio dei vasi sanguigni. Il suo decorso è normalmente benigno, poiché, dopo una prima fase di crescita rapida che può durare fino a sei mesi, l’emangioma si stabilizza per poi cominciare una seconda fase molto più lunga di regressione che impiega mediamente circa 3-7 anni.
Può comparire in ogni parte del corpo, sebbene si sia riscontrata statisticamente una maggior incidenza di questa patologia a livello del collo e della testa. La localizzazione del tumore assume rilevanza medica nel momento in cui coinvolge anche altri organi come, ad esempio, il viso o parti di esso. In linea generale, è sempre consigliabile un consulto medico quando si accerta la presenza di un emangioma sulla pelle del bambino, poiché in rari casi possono insorgere anche complicazioni rappresentate dall’ulcerazione e dal sanguinamento.

Emangioma: Due forme di sviluppo
Dal punto di vista evolutivo, l’emangioma si caratterizza per avere due forme distinte di sviluppo: si parla così più tecnicamente di emangioma congenito quando la presenza viene diagnosticata in fase prenatale, mediante un’analisi ecografica intrauterina. A fianco di questa tipologia, si colloca l’emangioma infantile che compare prevalentemente nelle settimane successive la nascita. Nel corso del tempo l’emangioma congenito, come quello infantile, può mutare o rimanere stabile, ovvero regredire successivamente.

Le cause dell’emangioma
Volendo estendere il tema dell’emangioma infantile alle cause che scatenano questa patologia, dobbiamo innanzi tutto dire che ad oggi non è stata ancora individuata scientificamente la presenza di uno specifico fattore responsabile. Tuttavia sono state avanzate diverse ipotesi quali possibili spiegazioni del fenomeno: alcuni autori sostengono ad esempio che l’emangioma, essendo dal punto di vista istologico di origine vascolare, possa essere collegato ad una risposta di cellule costituenti i vasi sanguigni in seguito ad una condizione più o meno prolungata di carenza di ossigeno (ipossia). Tale situazione potrebbe ragionevolmente verificarsi a carico del feto durante il periodo di vita intrauterino.
Un’altra possibile causa che emerge dal riscontro statistico della distribuzione degli emangiomi sulla popolazione trova una possibile spiegazione nel considerare le stesse alterazioni forme tumorali metastatiche che hanno preso origine da cellule della placenta offese da eventuali analisi invasive quali, ad esempio, la villocentesi. Questa ipotesi è suffragata dal fatto che le cellule della placenta e quelle presenti nell’emangioma infantile possiedono marcatori affini.
Il termine di "voglia" riferito al bambino, in realtà, non è sempre associata alla patologia dell’emangioma infantile, in quanto è impiegato anche per descrivere in maniera totalmente aspecifica altre alterazioni della pelle. Le macchie cutanee con colorazioni scure, chiamate popolarmente anche "voglie di caffè", possono essere la conseguenza di una semplice concentrazione di melanociti, ossia le cellule deputate alla produzione della melatonina, il pigmento protettivo della pelle. In questo caso, dunque, l’alterazione non possiede alcuna relazione con i vasi sanguigni e presenta normalmente un decorso diverso da quello dell’emangioma infantile.
La varietà morfologica e cromatica delle "voglie" è tale che si consiglia sempre ai genitori dei bambini interessati da queste formazioni di consultare un medico ed, eventualmente, anche lo specialista dermatologo per identificare rigorosamente la natura della macchia. É bene inoltre ricordare che soltanto il 12% degli emangiomi infantili può presentare complicazioni serie per le quali è necessario l'intervento medico specialistico.