Diarrea e intolleranze ai cibi? Teniamo un diario alimentare

Benessere intestinale e fermenti per la diarrea

Se notiamo spesso attacchi di diarrea e problemi intestinali dopo i pasti, potrebbe trattarsi di intolleranza alimentare. Come agire? Oltre a fare tutti gli accertamenti del caso, possiamo tenere un diario alimentare e assumere fermenti per la diarrea, utili a equilibrare il nostro intestino scombussolato. 


Diarrea: si tratta di malattia o sintomo? 
La diarrea è un’alterazione dell’evacuazione, caratterizzata dall'emissione rapida di feci abbondanti e poco formate. Perché si possa parlare di diarrea devono essere contemporaneamente presenti entrambe queste condizioni: 
  • Almeno tre evacuazioni al giorno
  • Alterazioni della quantità o qualità dell’evacuazione (presenza di feci liquide o semiliquide) 

La diarrea non è una vera e propria malattia, ma un sintomo aspecifico, comune a numerose malattie (per lo più gastrointestinali) o a condizioni non patologiche (intolleranze alimentari, stress, etc.). 
La diarrea può essere accompagnata da: 
  • Crampi addominali; 
  • Dolore e gonfiore addominale
  • Nausea; 
  • Urgente bisogno di evacuare. 

I nostri attacchi di diarrea potrebbero essere riconducibili all’assunzione di alcuni cibi. Vediamo come comportarci.

Intolleranze alimentari: di cosa si tratta e perché tenere un diario 
Per intolleranza alimentare si intende la difficoltà a digerire alcuni alimenti, con alcuni, conseguenti sintomi anomali e sgradevoli che possono comparire a poche ore dal pasto.
I sintomi più comuni delle intolleranze alimentari sono: 
  • Dolore addominale
  • Gonfiore addominale
  • Flatulenza, 
  • Diarrea
  • eruzioni cutanee e prurito. 

Solitamente, questi sintomi compaiono a poche ore dal consumo del cibo mal tollerato.
Tuttavia, la presenza di questi sintomi non è sufficiente a diagnosticare un’intolleranza, poiché comune a molte altre condizioni digestive o intestinali. 

Non esistono esami e test per le intolleranze alimentari che abbiano un concreto razionale scientifico, tranne poche e specifiche eccezioni, come per esempio l’intolleranza al lattosio e al glutine. In generale, per riconoscere un’intolleranza alimentare, è utile tenere un diario alimentare nel quale cui annoteremo: 
  • Cibi consumati, 
  • Sintomi comparsi, 
  • Tempi di comparsa dei sintomi.
     

Il diario alimentare è utile anche per valutare la correttezza delle nostre abitudini alimentari, sia che siate seguiti da un professionista sia che gestiate la vostra alimentazione in modo autonomo. Infatti, può capitare di confondere una intolleranza alimentare con il risultato di una dieta non equilibrata o di abitudini scorrette, come ad esempio quella di masticare troppo rapidamente, saltare i pasti o consumare pasti troppo abbondanti. 

Al contrario, in caso di intolleranza, saremo in grado di isolare i cibi “incriminati” e valutarne l’esclusione dalla dieta o la temporanea sospensione, su consiglio del nostro medico.
Facciamo però attenzione a evitare il “fai- da- te”. Sarà opportuno eseguire queste prove dietro controllo medico. In caso di bambini, consultiamo sempre il pediatra prima di prendere decisioni.

Tra i pochi test validati scientificamente vi sono, ad esempio: 
  • breath test per l’intolleranza al lattosio e al fruttosio; 
  • esami genetici per favismo e intolleranza all’alcool; 
  • test per la celiachia

Se compaiono regolarmente diarrea, gonfiore, dolore alla pancia o eruzioni cutanee, ma non ne comprendiamo la causa, rivolgiamoci quanto prima al nostro medico. 


Intolleranza alimentare o allergia? Ecco le differenze 
Intolleranza e allergia sono condizioni diverse tra loro, ma spesso facciamo confusione. Chiariamo bene la differenza tra allergia alimentare e intolleranza alimentare. 


ALLERGIA ALIMENTARE 
È una reazione scatenata dal sistema immunitario contro alcune sostanze. Può causare eruzioni cutanee, affanno e prurito dopo aver mangiato anche solo una piccola quantità di cibo. I sintomi compaiono molto rapidamente e richiedono di agire tempestivamente.
Un’allergia alimentare è legata a cibi particolari, come ad esempio pesce, molluschi e noci per gli adulti, latte, uova, arachidi, noci e pesci per i bambini. 


INTOLLERANZA ALIMENTARE 
Non coinvolge il sistema immunitario, non c’è reazione allergica e non è mai pericolosa per la vita. Provoca sintomi che si presentano lentamente, spesso molte ore dopo aver consumato il cibo responsabile. I sintomi compaiono solo in caso di consumo di cibo in quantità considerevoli. Una intolleranza può essere causata da molti cibi diversi. 

Sia in caso di intolleranze alimentari che di allergie, il nostro intestino può essere messo a dura prova. Per riequilibrare la flora intestinale alterata possiamo assumere probiotici. Si tratta di batteri vivi e vitali, in grado di riequilibrare il nostro intestino e rafforzare la barriera intestinale contro l’azione dannosa di agenti patogeni. 

È bene ricordare che, sulle pareti intestinali, vivono grandi quantità di specie batteriche differenti. Sarà importante assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantità e di specie diverse: infatti, in virtù delle diverse caratteristiche dei vari ceppi, specie e generi, i probiotici agiscono in sinergia e hanno una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.