Ebola, pericolo reale o pandemia solo mediatica?

Ebola, virus mediatico?
L'Ebola, il virus di cui tanto si parla in questi mesi è un virus creato dai media?

L'allarme mondiale su una possibile pandemia per la diffusione del virus Ebola campeggia sulle prime pagine dei giornali e sui media ormai da mesi e la paura per un contagio che possa diffondersi in tutto il mondo sale.


Molti sono i paesi che hanno preso precauzioni drastiche, soprattutto per il rientro di connazionali contagiati nell' Africa Occidentale dove persiste il focolaio e dove si muore ogni giorno.
Anche l'allarme sociale e la psicosi si diffonde rapidamente, sopratutto guardando le immagini degli operatori in tuta stagna, completamente ricoperti come in un film catastrofico.

In un'intervista rilasciata dall'infettivologo Giuseppe Cannuni, che esercita presso una struttura ospedaliera di Messina e che ha una lunga esperienza rispetto alle cure prestate ai migranti che sbarcano quasi giornalmente sulle coste siciliane, ha illustrato il suo punto di vista molto lucido sul caso Ebola.
Ha parlato neppure velatamente di terrorismo mediatico e di un complotto o un accordo costruito ad arte per favorire la casa farmaceutica che, a tempo di record, sta mettendo a punto il vaccino per distribuirlo agli stati di tutto il mondo.

E' falso far credere che il virus possa essere portato dai migranti che per arrivare sulle coste italiane impiegano certamente di più rispetto ai tempi di manifestazione del virus.
Il virus Ebola è stato scoperto nel 1976 e da allora è una malattia endemica dell'Africa Occidentale, con un focolaio che è rimasto circoscritto agli stati della Liberia, della Sierra Leone e della Guinea fin da allora.

Sembra quindi che il virus sia più mediatico che reale, considerando che non c'è nessun focolaio nel resto del mondo, ma solo singoli casi di persone che si trovano a operare, per lavoro o per altri motivi, in quella zona.
Ma è "normale" che chi viene a contatto con una malattia molto virulenta che si diffonde, è vero in modo veloce, possa esserne soggetto, perché il virus si contrae entrando in contatto con liquidi corporei infetti e non per via aerea.
I sintomi poi del virus si manifestano in media dopo una settimana dal contagio e consistono in uno stato simil-influenzale e dolori articolari e, solo dopo, febbre alta di tipo emorragico, che porta alla morte.

Ebola sembra un virus che ben si presta all' era digitale, dove le notizie corrono veloci almeno quanto la manifestazione del virus. 
Sembra quindi uno di quegli allarmismi sanitari ciclici come lo è stata la Sars, l'aviaria o la mucca pazza.